A chi piace coltivare gli alberi da frutto è importante sapere che oltre ai cespugli di mirtilli o ad una manciata di piante di fragole, è possibile ottimizzare il look del proprio giardino optando per la coltivazione del kiwi. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, questo esemplare di albero da frutto non è una sfida impossibile e basta solo conoscerne a fondo le caratteristiche e le tecniche di cura e manutenzione per ottenere quanto sperato. In riferimento a tutto ciò, ecco una guida completa alla coltivazione del kiwi.
Le caratteristiche della pianta di kiwi
Il kiwi (Actinidia Chinensis) è una pianta originaria dell’Asia meridionale e non sopravvive a temperature inferiori a -12 gradi. Tuttavia ci sono anche alcuni esemplari più resistenti (Actinidia arguta) della Cina settentrionale e della Russia che possono sopravvivere a temperature fino a -26 gradi. Premesso ciò, è altresì importante sottolineare che i kiwi non vanno sbucciati; infatti, la loro pelle è sottile e liscia quindi il frutto può essere mangiato direttamente dalla pianta.
Dove si può coltivare il kiwi
I kiwi si possono coltivare in pieno sole e in un luogo protetto dalle gelate tardive primaverili che potrebbero danneggiare la crescita emergente. Tuttavia di fondamentale importanza è separare le piantine giovani a circa 3 metri l’una dall’altra e annaffiarle fino a quando non si stabilizzano. Inoltre è consigliabile scegliere il kiwi della specie che meglio sopravvive al freddo invernale tipico di dove si vive. In tal senso basta contattare un esperto vivaista o leggere le recensioni sui vari store online che vendono e propongono prodotti e materie prime per il giardinaggio kiwi compresi.
Il clima ideale per il kiwi
Il kiwi in base alla varietà si adatta a uno specifico tipo di clima. Per fare un esempio troviamo quello dalla pelle sfocata (Actinidia Deliciosa) che cresce bene in zone con clima temperato, e due dalla pelle liscia di cui il primo è noto come Hardy kiwi (Actinidia Arguta) mentre il secondo Super-Hardy kiwi (Actinidia Kolomikta) ed entrambi resistenti a climi più rigidi.
Il terreno adatto per il kiwi
Il kiwi per essere coltivato ha bisogno di un terreno argilloso ricco di compost e ben drenato. Le radici inoltre possono crescere fino a circa 120 centimetri di profondità. Premesso ciò, va altresì aggiunto che il terriccio deve essere facilmente lavorabile e presentare un pH compreso tra 6,5 e 7,0 che è quello considerato ottimale. Fatta quest’altra importante premessa, va altresì aggiunto che bisogna evitare di piantare i kiwi in terreni dove ci sono forti raffiche di vento poiché queste condizioni climatiche possono stressare e persino rompere le piante. Infine nei periodi invernali nel caso di nevicate è sempre opportuno proteggere il suolo con della pacciamatura.
La messa a dimora del kiwi
I kiwi sono molto resistenti e possono essere sia maschili che femminili, e da ciò si evince che per mettere a dimora le piante è necessario optare per una maschile ogni otto o nove femminili. Premesso ciò, una volta che i kiwi vengono messi a dimora crescono rapidamente per cui è necessario organizzare una robusta pergola o traliccio per sostenere la pianta che man mano si sviluppa soprattutto in altezza; infatti, ogni esemplare può crescere fino a 12 metri. Optare per la coltivazione nel terrapieno di un giardino di un kiwi, significa tra l’altro anche apprezzare dei fantastici e profumati fiori. Questi ultimi che appaiono all’inizio dell’estate sono piccoli e bianchi e la loro fragranza è simile al mughetto. I frutti invece continuano a maturare per tutta l’estate e sono pronti per la raccolta nel tardo autunno.
Come si coltiva il kiwi
Il kiwi va coltivato all’inizio della primavera oppure nel tardo autunno ossia durante la dormienza. Da evitare invece è di piantarlo in condizioni climatiche calde e secche tipiche del periodo estivo. Inoltre è importante sottolineare che per ottimizzare la crescita è meglio posizionare il kiwi in un luogo caldo e riparato possibilmente esposto a sud. A questo punto dopo aver acquistato le piantine giovani, in primis bisogna scavare una buca profonda minimo 30 centimetri e abbastanza larga da consentire l’espansione delle radici. In secondo luogo è altresì importante inserire nel buco la pianta allo stesso livello in cui stava crescendo nel contenitore. Infine per riempire il buco conviene utilizzare anche più della metà del terreno nativo e mescolarlo con un compost invecchiato o con un mix proveniente da piantagioni organiche. Per completare l’operazione va rassodato il terreno attorno alle radici in modo che non vi siano sacche d’aria, e poi innaffiarlo delicatamente in modo che si stabilizzi attorno alle radici stesse.
L’irrigazione del kiwi
Il kiwi per propagarsi bene deve avere un terreno uniformemente umido durante la stagione di crescita poiché se si secca, la frutta potrebbe cadere. Annaffiare con parsimonia in autunno aiuterà tra l’altro la pianta ad adattarsi a temperature più fredde. Infine va aggiunto che una buona pacciamatura del suolo serve non solo a preservarne l’umidità ma anche a scongiurare la proliferazione di erbacce infestanti. L’ideale è usare un compost biologico oppure in alternativa optare per della torba sminuzzata.
La concimazione del kiwi
Il kiwi ha bisogno di una buona concimazione già nel momento in cui viene messo a dimora. Lo scopo è quello di nutrire la pianta e con un fertilizzante liquido ricco di fosforo. L’applicazione deve tuttavia essere mirata e va quindi effettuata all’inizio della primavera o della crescita. Sempre in riferimento alla concimazione, va altresì aggiunto che il kiwi si può nutrire anche con del tè opportunamente miscelato ad un compost e persino con una soluzione diluita a base di emulsione di pesce o farina di alghe durante la stagione di crescita.
Le principali malattie del kiwi
Il kiwi è soggetto ad alcune malattie come ad esempio la cosiddetta Corona di Phytophthora e il marciume radicale. Il suolo se scarsamente drenato e con molta umidità è responsabile di entrambe le malattie, che peraltro sono facili da individuare in quanto le radici e le corone si presentano tendenzialmente di una tonalità tra il marrone e il rossastro. I fungicidi sono spesso efficaci per contrastare tali patologie. A questo punto vale la pena citare anche il Botrytis noto come muffa grigia che si presenta sui kiwi maturi facendoli diventare eccessivamente morbidi e avvizziti principalmente all’estremità del gambo. I fungicidi anche in questo caso possono essere efficaci se applicati durante il periodo di pre-raccolta.
La coltivazione in vaso del kiwi
I kiwi sono delle piante molto vigorose che si sviluppano in altezza e larghezza e lo stesso dicasi per l’apparato radicale decisamente elevato. Per questo motivo si evince che non sono piante particolarmente adatte per essere coltivate in vaso. Tuttavia è importante sapere che a puro scopo ornamentale c’è la possibilità di optare per dei kiwi nani che non hanno bisogno di ampio spazio, bensì necessitano di un vaso contenitore comunque abbastanza grande e alto.
Come si pota il kiwi
Il kiwi non richiede molta manutenzione per crescere sano e rigogliosa, ma la potatura è comunque necessaria ed è sicuramente il compito più impegnativo. Premesso ciò, va detto che la pianta deve essere potata con una coppia di attrezzi specifici di alta qualità e con lame molto affilate. Inoltre l’operazione va effettuata quando l’impianto è dormiente quindi in inverno, e poi di nuovo due o tre volte nel corso dell’estate. In inverno nello specifico bisogna eliminare tutti i rami che hanno prodotto frutti nella stagione precedente così come tutti quelli morti o incrociati. La potatura estiva invece prevede la rimozione di eventuali rami lunghi e arcuati che si estendono oltre i frutti in via di sviluppo. A margine va detto che parti della pianta non fiorite si possono rimuovere anch’esse in estate.
La raccolta del kiwi
Il kiwi pur essendo considerato un frutto di mezza estate non è pronto per il raccolto; infatti, deve rimanere sulla pianta per ottenere maggior sapore e consistenza. Da ciò si evince che il raccolto migliore è quello autunnale. Durante questa stagione il kiwi è maturo e la pelle passa da verdastra a completamente marrone mentre i semi sono neri. Per verificare il sapore basta scegliere un frutto, lasciarlo ammorbidire per qualche giorno e poi assaggiarlo. Se è dolce allora si può procedere con la raccolta totale. I frutti completamente maturi possono essere poi congelati a fette per un massimo di sei mesi e una volta scongelate mantengono la loro consistenza e colore anche se perdono un po’ della dolcezza.
Proprietà e utilizzi del kiwi
I kiwi offrono una serie di benefici per la salute grazie all’elevato contenuto di sostanze nutrizionali; infatti, sono una buona fonte di vitamina C, antiossidanti e fibre. Gli antiossidanti nello specifico aiutano a rimuovere i radicali liberi dal corpo che quest’ultimo produce durante il metabolismo e altri processi. La vitamina C invece contribuisce alla produzione di collagene, un componente chiave nelle cellule e negli organi di tutto il corpo compresa la pelle. In tal senso uno studio datato 2019 ha rilevato che l’assunzione di integratori di collagene orale può aiutare a migliorare l’elasticità e l’idratazione e ridurre le rughe. L’assunzione di integratori non è la stessa cosa del consumo di vitamina C presente nei kiwi, ma mangiare questo frutto come tanti altri può comunque aiutare a mantenere la pelle sana. Un kiwi del peso di 69 grammi fornisce 64 milligrammi di vitamina C che rappresenta il 71–85% del fabbisogno giornaliero di un adulto. Il kiwi infine fornisce anche vitamina E le cui proprietà aiutano a proteggere la pelle dai danni del sole e possono prevenire tanti altri disturbi ad essa correlata. Infine per quanto riguarda gli utilizzi culinari del kiwi è importante sapere che può essere miscelato con succhi insipidi e yogurt, aggiunto fresco a insalate e per guarnire gelati e torte.
Curiosità sul kiwi
Il kiwi una volta raccolto dall’albero se risulta ancora troppo acerbo per soddisfare immediatamente il proprio palato, è possibile farlo maturare rapidamente con un semplice stratagemma. Nello specifico basta inserirlo in un sacchetto di plastica per alimenti ed aggiungere anche un paio di mele. Queste ultime al chiuso emetteranno un gas naturale noto come etilene che accelera la maturazione del kiwi in un paio di giorni. Infine sempre in merito alle curiosità è dato sapere che il kiwi vien utilizzato anche dai laboratori cosmetici, poiché le sue proprietà benefiche si rivelano preziose per creare delle creme antirughe sia per il corpo che per il viso.