Descrizione
Il Prunus Spinosa è un albero che produce frutti sorprendenti di cui i migliori sono quelli che appaiono subito dopo i primi periodi di gelo. Si tratta tra l’altro di un arbusto deciduo ideale per creare una siepe naturale e informale, e che fornisce fiori in primavera e bacche sferiche di color viola (prugnole) in autunno. Se coltivato in vaso e lasciato all’aperto, il Prunus Spinosa alla fine si sviluppa in un piccolo albero indipendente che risulta estremamente prezioso per la fauna selvatica; infatti, le foglie sono utilizzate come alimento dal bruco e da molte specie di falena, mentre i fiori primaverili forniscono nettare agli impollinatori e le bacche autunnali nutrono uccelli e piccoli mammiferi.
CARTA D’IDENTITA’ DEL PRUGNOLO (PRUNUS SPINOSA)
Il Prunus Spinosa è un arbusto deciduo che può crescere fino ad un’altezza di 5 metri. Questo esemplare appartenente alla famiglia delle Rosaceae è originario dell’Europa, dell’Asia occidentale e localmente dell’Africa nord-occidentale. La corteccia è nerastra con rami densi, rigidi e spinosi. Le foglie invece sono ovali, lunghe da due a 4 cm circa e possono svilupparsi in larghezza fino a 2 cm con margine seghettato. I fiori dal canto loro hanno generalmente un diametro di circa 1,5 cm, sono composti da 5 petali di colore bianco crema e vengono prodotti poco prima che nascano le foglie all’inizio della primavera.
COLTIVAZIONE DEL PRUGNOLO (PRUNUS SPINOSA)
Il Prunus Spinosa può essere propagato per semi inserendoli superficialmente (non più della loro lunghezza in profondità) in un terreno qualsiasi (tranne quelli acidi), purché gli venga assicurato un buon drenaggio. In tal senso per ottimizzare il risultato è opportuno aggiungervi della torba sminuzzata o della ghiaia. Premesso ciò, va altresì aggiunto che per germogliare, le piante di Prunus Spinosa devono essere esposte a un periodo di freddo per circa due mesi. Questo può essere ottenuto mettendole in un sacchetto di sabbia umida in un frigorifero. Le talee semi mature si possono invece prelevare a fine estate. Inoltre va aggiunto che il Prunus Spinosa non si comporta bene se fatto crescere in una zona ombreggiata. Una volta stabilita, è tuttavia una pianta robusta e resistente. Il prugnolo infatti tollera bene la siccità, e quindi non sono necessarie innaffiature frequenti in quanto alla pianta bastano anche le acque piovane. Tuttavia è importante irrigarlo nei periodi di fioritura e fruttificazione. Per quanto riguarda invece la concimazione e la potatura va sottolineato che questo esemplare di pianta per la prima richiede solo una piccola dose di stallatico nel periodo autunnale e precisamente in corrispondenza dei sui piedi, mentre per la seconda basta eliminare i rami secchi. In caso di clima eccessivamente umido, quest’ultimo potrebbe favorire l’attacco di afidi o della cocciniglia su rami, frutti e fiori. Nel caso si dovessero presentare queste avversità, l’arbusto può essere trattato con un macerato di ortica nel periodo primaverile oppure subito dopo la prima fioritura.
PROPRIETA’ E UTILIZZI DEL PRUGNOLO (PRUNUS SPINOSA)
Il Prunus Spinosa ha un frutto comunemente chiamato prugnolo di circa 12 millimetri di diametro di colore scuro, con una buccia cerosa sul viola-blu e che viene raccolto tradizionalmente in ottobre o novembre dopo le prime gelate. Il frutto è simile a una piccola susina quindi adatto per preparare delle conserve, anche se è piuttosto aspro tranne che non venga raccolto dopo i primi giorni di gelate autunnali. Inoltre va detto che tra i tanti usi del frutto del Prunus Spinosa c’è quello cosmetico; infatti, si ricava un eccellente tintura, e lo stesso dicasi dalle sue foglie entrambe ricche di tannino e inchiostro. Per quanto riguarda invece gli usi commestibili, il frutto del Prunus Spinosa si può consumare sia fresco, persa la sua astringenza, che cotto e persino conservare sotto aceto oppure per preparare liquori, tè, gelatina e sciroppo. Con le bacche di prugnolo si può preparare anche una deliziosa marmellata. I fiori, la corteccia, le foglie ed i frutti sono astringenti, depurativi, diaforetici, diuretici, febbrifughi, lassativi e gastrici. Un infuso dei fiori è utilizzato nel trattamento della diarrea (soprattutto per i bambini), disturbi della vescica, dei reni e dello stomaco. Sebbene non sia stata vista alcuna menzione specifica per questa specie, tutti gli esemplari del genere contengono amigdalina e prunasina, sostanze che si decompongono nell’acqua per formare acido cianidrico (cianuro o acido prussico). In piccole quantità questo composto estremamente velenoso stimola tuttavia la respirazione, migliora la digestione e dà un senso di benessere generale all’organismo.