GUIDA ALLA COLTIVAZIONE DELL’ARONIA

L’Aronia è un arbusto che produce delle bacche nere simili ai mirtilli ed è originario del Nord America orientale. Si tratta tra l’altro di un esemplare rustico, facile da coltivare e molto apprezzato sia per la sua forma che per il buon raccolto che può garantire. La crescita inizia generalmente da un piccolo cespuglio acquistabile in un vivaio rispettabile, dopodiché occorrono circa due anni per un trapianto di successo. Una volta che l’albero può definirsi tale, ci si può aspettare la produzione di bacche intorno al terzo anno. Per quanto riguarda invece la grandezza, va detto che l’arbusto in genere cresce fino ad un’altezza di quasi 2 metri (Aronia Melanocarpa) o 3 metri (Aronia Prunifolia) e con una larghezza massima che può arrivare fino ai 3 metri. Premesso ciò, va altresì aggiunto che le foglie sono caduche, appena lanceolate ed hanno una tonalità verde brillante che in prossimità del periodo autunnale tendono ad assumerne una sul rosso-arancio. I raggi del sole infine sono indispensabili per favorire la fioritura e la susseguente fruttificazione. 

DOVE SI PUO’ COLTIVARE L’ARONIA

I cespugli di Aronia sono facili da coltivare e rimangono attraenti per tutta la stagione. I fiori bianchi decorano la pianta in primavera, mentre le foglie verde scuro e lucide l’adornano in estate. Le foglie rosse brillanti danno invece spettacolo in autunno. Le bacche di Aronia maturano con l’avvicinarsi della stagione autunnale e in caso di mancata raccolta persistono sull’arbusto anche durante l’inverno. Da ciò si evince che l’albero fornisce qualcosa per tutto l’anno, e questa caratteristica spiega perché è diventato molto popolare in molti paesi del mondo.

CLIMA IDEALE PER L’ARONIA

L’Aronia è un arbusto adattabile a molti tipi di condizioni di crescita. Poiché è autofertile non è necessario preoccuparsi di avere piante sia maschili che femminili. (Gli arbusti fioriti in primavera brulicano di piccoli impollinatori!). Per ottenere i migliori risultati sia in termini di fruttificazione che di raccolto l’esposizione in pieno sole è sicuramente appropriata, anche se va detto che questi arbusti crescono e producono bene anche in ombra parziale. Dopotutto, è una pianta di boscaglia abituata quindi a condizioni di penombra. Premesso ciò, va aggiunto che questo esemplare è in grado di resistere molto bene sia a inverni umidi che ad estati secche. Per i primi due anni, però è necessario mantenere l’umidità del suolo costante almeno fino a quando la pianta non diventerà adulta e richiederà quindi molto meno acqua e soprattutto sarà più adattabile all’umidità fornita da madre natura.

TERRENO ADATTO PER L’ARONIA

L’Aronia è un arbusto che è in grado di crescere in condizioni variabili come paludi, zone umide e terreno argilloso così come in luoghi aridi e sabbiosi, costoni rocciosi e pinete. Tuttavia idealmente il cespuglio va piantato in un terreno ricco, umido, ben drenante e leggermente acido ossia con un pH compreso tra 6 e 7. Nel momento dell’impianto è tuttavia opportuno distanziare tra loro i cespugli di almeno 2 metri.

MESSA A DIMORA DELL’ARONIA

Una volta che i cespugli di Aronia cominciano a diventare adulti indipendentemente se sono stati coltivati in vaso o in un fazzoletto di terra, possono essere messi a dimora ma in due specifici periodi dell’anno ossia in quello autunnale oppure verso la fine della stagione invernale. In pratica si tratta della stessa tempistica che riguarda la maggior parte degli alberi da frutto. 

COME SI COLTIVA L’ARONIA

Per coltivare correttamente l’Aronia oltre ad un clima soleggiato e un terriccio leggermente acido, è altresì necessario applicare uno strato di pacciame attorno all’arbusto, lasciando uno spazio in prossimità dello stelo in modo che il prodotto non entri in contatto con la corteccia. Il pacciame in questi frangenti è molto importante, poiché serve a controllare la crescita sproporzionata di erbacce infestanti e nel contempo a conservare l’umidità del suolo. A margine è dato sapere che se si opta per il pacciame organico la scelta non può che essere la migliore, poiché aggiunge lentamente sostanze nutritive al terreno mentre si decompone.

IRRIGAZIONE DELL’ARONIA

Come per tutte le piante da frutto anche l’Aronia necessita d’irrigazione che deve avvenire due volte a settimana se il terreno drena rapidamente. Tale accortezza è importante poiché annaffiandola seppur leggermente ogni giorno, si corre il rischio di avere soltanto la superficie bagnata e l’area delle radici asciutte. Il terreno dovrebbe quindi essere umido ma non inzuppato. Nelle zone più calde e soleggiate, un pacciame a base di paglia o di torba può alleviare notevolmente il carico dell’irrigazione estiva.

CONCIMAZIONE DELL’ARONIA

L’Aronia è un arbusto che come tutte le altre specie che producono frutti necessita di periodica concimazione. L’uso di letame invecchiato è un primo ottimo modo per fornirgli sostanze nutritive e nel contempo aiutare ad acidificare il terreno che deve essere compreso tra 5,0 e 7,0. Se tuttavia il valore è troppo alto conviene aggiungere al terreno dello zolfo o del solfato di alluminio, viceversa si può aggregare della calce se il pH è eccessivamente acido. A margine va tuttavia aggiunto che il modo migliore in assoluto per concimare la pianta in oggetto è di utilizzare annualmente un fertilizzante ternario a lenta cessione e da applicare preferibilmente nel periodo primaverile. 

PRINCIPALI MALATTIE DELL’ARONIA

I cespugli di Aronia non sono soggetti a malattie o a particolari parassiti. Raramente infatti svilupperanno macchie fogliari, ossia delle infezioni di tipo fungino. Tuttavia per evitare che ciò possa accadere, è sempre opportuno lasciare un bel po’ di spazio tra i vari rami in modo da garantire un buon flusso d’aria intorno alle foglie, il che aiuterà a prevenire eventuali danni. A margine recenti studi hanno dimostrato che l’Aronia teme l’oziorrinco, ossia un insetto che una volta raggiunte le foglie tende a distruggerle irrimediabilmente. In presenza di questo parassita, è opportuno consultare un esperto professionista del settore in modo che possa fornire qualche prodotto o un consiglio per porvi rimedio. 

COLTIVAZIONE IN VASO DELL’ARONIA 

La maggior parte dei terreni sono adatti quando si tratta di coltivare in vaso i cespugli di Aronia in attesa che raggiungano l’altezza giusta per la messa a dimora nel terrapieno. Tuttavia è importante sottolineare che in questi frangenti al fine di garantirne una rigogliosa crescita è necessario un buon drenaggio del terreno. Premesso ciò, se si opta per un contenitore rettangolare va prestata accortezza nel disporre i vari cespugli. Nello specifico vanno piantati distanti l’uno dall’altro di almeno 30 centimetri, poiché con il passar del tempo le piante si diffonderanno per riempire gli spazi spogli. Inoltre come nel terrapieno anche nella coltivazione in vaso dell’Aronia è necessario scavare una buca profonda quanto la zolla della radice del cespuglio e almeno tre o quattro volte più larga.

COME SI POTA L’ARONIA

Quando si intende coltivare un albero da frutto, la potatura è indispensabile sia per garantirne una buona crescita che un soddisfacente raccolto. Inoltre l’operazione serve anche per mantenerlo di una certa dimensione, in modo che non invada il territorio di altri esemplari e non raggiunga altezze eccessive che poi fanno diventare problematica la raccolta dei frutti maturi. Dopo questa lunga quanto doverosa premessa, va detto che per ottenere il massimo risultato basta potare l’albero di Aronia durante la stagione dormiente ossia dal primo autunno fino a metà primavera, evitando però l’operazione nei mesi più freddi ovvero quelli di dicembre e gennaio. A margine va altresì aggiunto che per mantenere i cespugli che producono il raccolto delle bacche più grandi, conviene potare alcuni dei rami vecchi e spessi con una cadenza biennale, ricordandosi sempre di utilizzare cesoie ben sterilizzate e in caso di ampi tagli anche del mastice a protezione di essi. 

RACCOLTA DALL’ARONIA 

I frutti che crescono sull’Aronia si possono raccogliere nel periodo autunnale, ossia quando raggiungono il pieno dalla maturazione specie dopo un breve periodo di gelo che ne addolcisce il loro gusto. Tuttavia è importante sottolineare che se prelevati dall’arbusto in questo periodo risultano più che altro adatti per preparare confetture e marmellate. Le bacche inoltre si possono anche trasformare in succhi, così come consumarle allo stesso modo dell’uva passa ossia parzialmente essiccate al sole. 

PROPRIETA’ E UTILIZZI DELL’ARONIA 

Gli antiossidanti aiutano a sostenere la difesa dell’organismo contro l’invecchiamento e le malattie. In tal senso recenti studi hanno dimostrato che le bacche di Aronia aiutano a proteggere l’intestino, prevenire malattie legate all’apparato cardiocircolatorio e problemi di stomaco. Questo tra l’altro è solo l’inizio della ricerca sul frutto, ma periodicamente si scopre che vantano numerose proprietà benefiche alternative e che quindi gli utilizzi sono più che consigliati. Per fare un esempio si è da poco scoperto che l’assunzione del frutto in oggetto serve anche a rafforzare il sistema immunitario e ad ottimizzare la salute generale. Infine va aggiunto che le bacche di Aronia si possono anche trasformare in gelatina, succo, salsa, sciroppo e persino vino. 

CURIOSITA’ SULL’ARONIA 

Le bacche prodotte dai cespugli di Aronia vengono utilizzate da centinaia di anni. I nativi e i primi coloni americani le usavano infatti come medicina, cibo e persino per tingere i vestiti. La cosa grandiosa di queste bacche è che fanno bene, hanno un ottimo sapore e particolarmente curioso è il fatto che più profondo e ricco è il colore della bacca tanto maggiore sarà la presenza di antiossidanti in essa contenuti.