Descrizione
DESCRIZIONE GENERALE DELLA PAULOWNIA TOMENTOSA
La Paulownia Tormentosa o Paulownia Imperialis, volgarmente definita anche Albero dell’Imperatrice, è un albero originario del Giappone e della Cina caratterizzato da una crescita molto rapida e con andamento annuo deciduo. Da adulta raggiunge i 15-20 metri di altezza e presenta una corteccia liscia e grigia con un legno chiaro, resistente e molto leggero.
Ha una chioma molto ramificata tondeggiante e ampia. Le sue foglie, di colore verde scuro, sono cuoriformi e grandi. Durante la stagione primaverile si riempie di splendidi fiori color lilla di 4-6 cm, a forma di tromba, che hanno la caratteristica di comparire prima dell’apertura delle foglie.
Dopo la fioritura la pianta produce baccelli legnosi a grappoli che contengono una grande quantità di semi molto piccoli.
Questo albero riesce a raggiungere i 5-6 m di altezza nel giro di pochi anni. Al fine di ottenere una crescita armonica e una chioma con uno sviluppo più compatto deve essere potata in maniera attenta.
Vista l’estensione dei rami la pianta deve essere messa a dimora in spazi che consentano un buono sviluppo ed è possibile coltivarla in molti territori differenti, tra cui l’Italia come albero decorativo.
Appartenente alla famiglia delle Scrophulariaceae la Paulownia Tormentosa fa parte di un genere che comprende 17 specie arboree endemiche del sud-est dell’Asia dove prospera in climi caldo-temperati o tropicali.
Questo albero ha la caratteristica di crescere molto rapidamente e con le condizioni opportune alcune specie riescono a superare i 5 metri in un anno, raggiungendo i 15 m in soli 3, dopo essere state messe a dimora.
Una volta raggiunto questo limite la crescita si arresta in maniera definitiva e per questo richiede pochi interventi invasivi. Se le condizioni sono adatte, la Paulownia Tormentosa, a dispetto della rapidità di crescita, riesce a superare tranquillamente il secolo di vita.
DOVE SI PUÒ COLTIVARE LA PAULOWNIA TOMENTOSA
La Paulownia Tormentosa è facile da coltivare e si adatta a terreni e climi molto differenti tra loro, perché non è particolarmente esigente.
Proveniente da una zona con precipitazioni intense in primavera e temperature moderate che possono anche salire di parecchio a seconda della varietà, quelle che si trovano spesso coltivate in Italia sopportano anche limiti di gelo di -25 °C.
Per avere una buona fioritura in primavera l’albero deve trovarsi in una zona riparata dal vento, perché altrimenti i boccioli potrebbero risentirne.
Se possibile l’ideale sarebbe piantarla protetta a ridosso di un muro con esposizione a sud, così da avere un po’ di restituzione del calore accumulato durante il giorno. Questa pianta non teme l’inquinamento e cresce bene anche in città, dove viene spesso impiegata nei parchi per le belle fioriture.
CLIMA IDEALE PER LA PAULOWNIA TOMENTOSA
Questo albero predilige un clima moderatamente tiepido, con buone precipitazioni primaverili e inverni relativamente asciutti, ma non secchi.
La specie Tomentosa, la più robusta tra le specie, non ha problemi con le gelate e sopravvive anche a freddo intenso, fino a -25 °C, però in inverno teme il vento.
Si adatta bene al clima mediterraneo, anche se in questo caso c’è bisogno di annaffiarla regolarmente e a quello del Nord Italia, ma non delle zone montane eccessivamente fredde.
ESPOSIZIONE IDEALE PER LA PAULOWNIA TOMENTOSA
La Paulownia Tormentosa ha bisogno di una posizione soleggiata e si sviluppa al meglio se non ha altre piante intorno. Tuttavia riesce a crescere molto bene anche a mezz’ombra, inoltre è molto robusta e non teme caldo estivo e gelo invernale.
TERRENO IDEALE PER LA PAULOWNIA TOMENTOSA
La Paulownia Tormentosa è una pianta che si sviluppa senza problemi in praticamente ogni tipo di terreno, persino in quello che è considerato molto sfavorevole per altre piante, a patto però che il suolo sia ben drenato.
L’ideale è comunque un suolo fresco e ricco, in particolare in estate e durante i primi anni di crescita, evitando assolutamente il ristagno idrico.
Questo potrebbe causare danni irreversibili all’apparato radicale.
MESSA A DIMORA DELLA PAULOWNIA TOMENTOSA
La piantumazione idealmente deve essere fatta tra l’autunno e l’inizio della primavera, ma non nel terreno eccessivamente bagnato o gelato.
In particolare le piante a radice nuda dovrebbero essere messe a dimora in pieno inverno, prestando la massima attenzione a non esporre a rischio di disidratazione l’apparato ipogeo.
In caso ci sia bisogno di aspettare qualche giorno prima di piantarle è meglio appoggiare le piante in un cassone riempito con sabbia umida.
Prima di procedere conviene effettuare un’inzaffardatura mescolando stallatico maturo, ne basta qualche manciata, terriccio e acqua dentro un secchio in cui devono essere infilate le radici.
La buca deve essere larga e di almeno 80 cm di profondità e con le pareti ammorbidite da un forcone per favorire la penetrazione delle radici.
Inoltre bisogna inserire un tutore alto, largo almeno quanto il tronco, se si desidera far crescere la pianta ad alberello. Il bastone deve essere piantato molto perché la pianta cresce rapidamente.
Sul fondo serve della ghiaia per aiutare lo sgrondo delle acque ed è consigliato aggiungere anche qualche manciata di stallatico prima della pianta.
Dopo, per stabilizzare bisogna coprire di terriccio e comprimere per bene. Per tutto il primo anno, inoltre, è necessaria abbondante irrigazione, ma senza ristagno.
COME SI COLTIVA LA PAULOWNIA TOMENTOSA
La propagazione delle Paulownia Tormentosa è piuttosto semplice, sia partendo da semi che da talee, anche se il sistema più sicuro è sempre la messa a dimora di giovani piante di vivaio.
È una pianta che richiede terreno aperto, una certa distanza da altre specie arboree e cespugliose e una buona esposizione solare.
Il trapianto deve avvenire a cavallo dopo la fine dell’inverno, nei primi mesi della primavera, idealmente intorno ad aprile, in una larga buca con un fondo di ghiaia e un po’ di stallatico.
Durante il primo anno serve concime a lento rilascio e abbondante irrigazione ogni 10 giorni e un tutore profondo, poi la pianta diventa autonoma. La posizione migliore è protetta da un muro e rivolta a Sud.
Le potature necessarie sono poche e dovrebbero limitarsi ai rami secchi da una stagione all’altra. Per il resto della sua vita la pianta richiede solo potature sporadiche.
IRRIGAZIONE DELLA PAULOWNIA TOMENTOSA
Per quanto riguarda gli esemplari giovani di Paulownia Tormentosa è necessario annaffiare sporadicamente soltanto nei periodi più caldi dell’anno, mentre gli adulti si accontentano delle precipitazioni.
È comunque consigliabile interrare alla base dell’albero del concime organico molto maturo nelle fasi iniziali della primavera e poi passare a concimazioni a lenta cessione, una volta soltanto nella prima annata dopo la messa a dimora.
Durante questo periodo bisogna irrigare abbondantemente ogni 10 giorni, a meno che non piova parecchio, evitando però di dare acqua quando il terreno è ghiacciato. In seguito la pianta diventa completamente autonoma, salvo intemperanze estreme del clima o siccità.
CONCIMAZIONE DELLA PAULOWNIA TOMENTOSA
La Pawlonia Tormentosa richiede poca concimazione nel corso della sua vita. Basta un po’ di stallatico maturo sul fondo della buca di trapianto per attivare le radici.
Nel corso del primo anno è utile usare concime a lenta cessione, ma non necessario se il terreno è ricco. In seguito la pianta cresce senza bisogno di altri interventi, grazie a un apparato radicale molto efficiente.
PRINCIPALI MALATTIE DELLA PAULOWNIA TOMENTOSA
La Paulownia Tormentosa è molto resistente a malattie e parassiti e di solito non viene attaccata. C’è però da notare come alcuni rami possano seccare in maniera irrecuperabile e queste parti devono essere rimosse dopo la fine della fioritura o in autunno.
Se la zona è umida e calda ci possono essere problemi con l’oidio, da affrontare con una vaporizzazione con un prodotto specifico a base di zolfo.
Anche l’armillaria può attaccare la Paulownia Tormentosa e non ci sono cure specifiche a parte la prevenzione.
Inoltre, le piante più giovani sono soggette a volte a verticillosi che va prevenuta con un fungicida specifico.
COLTIVAZIONE IN VASO DELLA PAULOWNIA TOMENTOSA
La Paulownia Tormentosa per via del suo rapidissimo sviluppo, a cui corrisponde un apparato radicale efficiente e molto esteso, la coltivazione in vaso è quasi impossibile.
Di fatto, con l’esclusione delle fasi iniziali di sviluppo da seme o da talea, non può essere messa a dimora in spazi che ne blocchino gli organi ipogei, pena un tasso di crescita insufficiente e a lungo andare la morte.
Entro un anno di vita al massimo anche gli esemplari più piccoli devono essere lasciati a crescere in terreno libero.
POTATURA DELLA PAULOWNIA TOMENTOSA
Questa pianta è molto stabile e non richiede potature drastiche, che anzi possono diventare pericolose per il suo sviluppo. Bisogna evitare assolutamente di tagliare i grandi rami, perché hanno problemi a cicatrizzare e questo può favorire la penetrazione di molti funghi aggressivi.
Meglio intervenire esclusivamente su quelli che si trovano più in basso, fino a un massimo di 5 cm di diametro.
Le potature sono infatti limitate a forma e contenimento.
FIORITURA DELLA PAULOWNIA TOMENTOSA
Questo albero ha una corteccia liscia di colore grigio ornamentale e molto elegante, ma la caratteristica più interessante sono i fiori.
Questi si presentano con la forma di una trombetta e di solito raggiungono circa i 5 cm di lunghezza gialli all’interno e lilla o viola all’esterno, spesso maculati tono su tono.
Compaiono presto in primavera su lunghe pannocchie erette, lunghe anche 40 cm in totale, con i boccioli che si formano in autunno e durante la stagione fredda ornano piacevolmente le estremità dell’albero in attesa di aprirsi quando caldo e luminosità sono sufficienti.
Verso la fine di aprile o agli inizi di maggio prima della comparsa delle foglie si ha la fioritura molto intensa. I frutti, invece, compaiono in autunno e si presentano come una capsula di colore marrone tenue, molto legnosi e di circa 5 cm.
Rimangono sui rami fino alla primavera quando si aprono in due e lasciano fuoriuscire i semi.
PROPRIETÀ E UTILIZZI DELLA PAULOWNIA TOMENTOSA
Il legno dell’albero di Paulownia Tormentosa è considerato molto prezioso in Oriente perché è poco denso, leggero ma solido e si deforma pochissimo.
Inoltre è estremamente resistente all’attacco degli insetti xilofagi come le termiti. In circa 30 giorni si secca velocemente all’aria e per poter lavorare quindi non è necessario attendere molto tempo e ha la caratteristica di essere un eccezionale isolante.
È molto resistente alla fiamma, perché fino a 400 °C non prende fuoco. Il suo impiego nel sud-est asiatico va dalle ceste alle casse, fino alle calzature e viene anche utilizzato per la creazione di strumenti musicali, boiserie e mobili di pregio.
Inoltre, di recente visto che ha una crescita estremamente rapida, le industrie che sono interessate alla biomassa hanno cominciato a utilizzarla per preparare carbone e pellets ad alto rendimento, trasformandola quindi in una pianta di grosso valore.
CURIOSITÀ SULLA PAULOWNIA TOMENTOSA
La Paulownia Tormentosa è la più diffusa in Europa ed è una specie pioniera che richiede molta luce solare per un buon sviluppo. Il suo nome è stato attribuito da Von Siebol circa a metà dell’Ottocento ed è stato delicato alla figlia dello zar Paolo 1°, Anna Paulowna.
In Europa è arrivata nel 1834 dalla Cina dove questo albero è storicamente molto apprezzato. Si pianta in giardino per tradizione al momento della nascita di una figlia e con il legno ricavato se ne pagherà la dote.
È il simbolo del Governo del Giappone e si trova sulle banconote e monete nipponiche. Nelle parti meridionali dell’Europa viene di solito utilizzata come cespuglio, tenendola a 3 metri di altezza con ripetute potature a livello del suolo o come albero, persino per uso in falegnameria.