Il melo è una pianta molto diffusa in orti e giardini, che regala un frutto fortemente apprezzato dall’uomo ma non solo.
Purtroppo sono molti gli insetti, i parassiti e le muffe che amano depositarsi e rovinare l’albero, andando ad agire in maniera superficiale e talvolta più in profondità, provocandone la morte.
Funghi, batteri, ma anche lepidotteri e farfalle, questi sono solo alcuni dei principali nemici, ognuno da trattare con l’approccio migliore per evitarne la diffusione.
Un vero peccato dover rinunciare a mele rosse e succose o verdi e croccanti, pertanto in questo articolo vedremo nel dettaglio come trattare alcune delle sue principali patologie e come riconoscere le malattie le une dalle altre.
La prevenzione e la conoscenza sono infatti due concetti fondamentali per mantenere in salute il melo e poter contare su una resa annuale elevata, sia che si coltivi per proprio diletto personale, sia se si vogliono vendere i frutti del proprio lavoro.
Non serve essere dei veri professionisti ma solo dotarsi di tutta la migliore attrezzatura e di sostanze apposite, come lo zolfo, che vedremo in seguito essere l’allenato ideale per sconfiggere molte infezioni delle più comuni.
QUALI SONO LE PRINCIPALI MALATTIE CHE COLPISCONO IL MELO – MALUS DOMESTICA
OIDIO
Se sei un esperto o anche sono un appassionato di botanica e alberi da frutto, ti sarai accorto di quella patina bianca e fitta che copre non solo il melo, ma anche altri vegetali come l’alloro o la salvia.
Si tratta di una malattia fungina chiamata Oidio o mal bianco, che tende a colpire principalmente la parte delle foglie.
L’aspetto preoccupante di questa condizione è la sua capacità di manifestarsi quando ormai è tardi, rimanendo silente sulle gemme fino a quando queste non provano a sbocciare in primavera e rimangono limitate nella forma e nel colore.
Ne deriva che i fiori non riescono a svilupparsi nella maniera corretta e con loro i frutti, vanificando un possibile raccolto di mele.
Quando riescono a crescere, i frutti sembrano ricoperti da uno strato di ruggine e spesso risultano non commestibili e sgradevoli al palato.
Tuttavia, essendo un’infestazione molto diffusa della pianta, esistono diversi metodi in commercio per combatterla, alcuni chimici e altri di origine del tutto naturale.
In linea generale, un ingrediente davvero efficace è lo zolfo, che neutralizza i funghi e lascia una base sana dalla quale ripartire per avere a primavera dei frutti della perfetta forma e dimensione.
Il trattamento deve essere eseguito con costanza, andando a spruzzare le sostanze su tutto le foglie, in quanto è essenziale che non rimanga traccia delle spore, poiché queste tendono a replicarsi e diffondersi con enorme rapidità.
TICCHIOLATURA
Come suggerisce il nome stesso, la ticchiolatura si manifesta con delle macchioline scure e irregolari su tutte le foglie del melo, dovute ancora una volta a un fungo profondamente infestante e capace di diffondersi rapidamente.
Tuttavia la malattia tende a progredire e quindi attaccare anche i frutti appena nati, che sviluppano le stesse macchie e marciscono dall’interno, cadendo prima del tempo senza poter di fatto essere consumati.
Le mele che riescono a resistere, mostrano comunque delle fessure sulla superficie, all’interno delle quali possono annidarsi virus e batteri e impedire al frutto di essere mangiato.
Un fattore che incentiva la comparsa di questa patologia è l’umidità, pertanto i terreni soggetti a questo fenomeno atmosferico non dovrebbero essere utilizzati per la coltivazione.
Un espediente utile da poter mettere in atto è quello della potatura accurata, lasciando un certo spazio tra un ramo e l’altro in modo che ci sia un buon ricircolo d’aria all’interno della chioma e non permettere alle particelle di vapore acqueo di danneggiare la struttura della pianta e far proliferare il fungo.
I rami malati vanno poi immediatamente allontanati, poiché le spore tendono a volare e pertanto, se lasciati anche in prossimità, è possibile che l’infezione possa svilupparsi nuovamente.
Lo zolfo è sempre un valido alleato a questa condizione, poiché con le sue proprietà antisettiche e antifungine riesce a debellare in profondità il problema se sparso su tutta la superficie della pianta.
ALTERNARIOSI
Si tratta di una malattia non troppo diffusa in Italia, che tuttavia in paesi come gli Stati Uniti provoca non pochi problemi alle piante di mele.
La sua origine è ancora controversa, tuttavia si pensa che sia sempre un fungo il responsabile del deperimento e della morte dell’albero.
Ad essere colpite sono ancora una volta le foglie, che in prima battuta si ricoprono di macchie nere che indicano la loro necrosi e quindi una caduta imminente prima che possano formarsi fiori e frutti.
L’alone attorno alle macchie è rosso e questo è un chiaro sintomo che ci troviamo davanti a un’alternariosi e non a qualche altra infezione fungina.
Potrai acquistare un apposito prodotto presso i negozi specializzati, a base di zolfo o di altri disinfettanti altrettanto funzionali, così da poter sconfiggere le spore che tendono a riprodursi con grande facilità.
Fai attenzione ad eliminare anche tutte le foglie che sembrano danneggiate, poiché da una sola malata può poi svilupparsi nuovamente la malattia e colpire anche il tronco.
COLPO DI FUOCO BATTERICO
Il responsabile di questa malattia è in tal caso un batterio, che di fatto sembra incendiare la pianta come se fosse stata colpita da una fiammata.
Pertanto, alcune zone risultano secche e aride, impossibilitate a creare foglie, fiori e successivamente frutti.
La pianta tende a morire progressivamente e quando questo processo è ormai troppo avanzato, è quasi impossibile recuperare la salute del melo.
Tale patologia non è ancora molto diffusa in Italia, ma tuttavia si è manifestato in alcune aree, senza temere le gelate invernali poiché sopporta anche le basse temperature e si mostra molto resistente.
Se noti i sintomi appena descritti, il primo passo da compiere è andare a potare le aree colpite, eliminando i rami secchi e allontanandoli dal resto dell’albero.
Procurati una sostanza disinfettante e spruzzala su tutta la superficie dell’albero, per uccidere ogni traccia e impedire la proliferazione del batteri.
I MARCIUMI
I marciumi sono delle malattie piuttosto generiche che colpiscono il melo domestico, collocati sia all’altezza delle radici sia a quella del colletto.
Trattandosi di patologie diffuse, fortunatamente la prevenzione e il trattamento sono abbastanza semplici e consentono di prendere per tempo il fenomeno e arginarlo.
Una delle cause di questo fenomeno è certamente l’umidità, data sia dalla zona di coltivazione sia da un’irrigatura troppo abbondante e che crea ristagni idrici.
Pertanto, il suggerimento è di annaffiare correttamente e seguendo le indicazioni, oltre che di utilizzare un terriccio che sia drenante permettendo all’acqua di fluire apportando solo il suo beneficio.
Evita quindi una terra troppo compatta a favore di quella sciolta, che può essere lavorata con maggiore facilità e impedisce che si formino degli accumuli capaci di far marcire la pianta dal basso.
In alcuni casi sono invece i funghi a provocare il marciume della pianta, quindi nel caso in cui ci siano tutte le condizioni ottimali ma il melo mostri ugualmente i segni di questa patologia, meglio procedere con una disinfezione accurata a base di zolfo per togliere ogni dubbio.
Ricorda di eliminare sempre i rami ormai appassiti e marci, in modo che la malora non progredisca e sia possibile mantenere la pianta in salute.
MONILIOSI
Se noti dei cerchi beige direttamente sul frutto, potrebbe trattarsi si moniliosi, una malattia fungina che colpisce anche il ciliegio, il susino e l’albicocco, resistendo a temperature molto basse anche fino a 5 gradi.
Le spore si diffondono in maniera molto rapida e, se non si interviene per tempo con soluzioni disinfettanti allo zolfo, si rischia la morte precoce del melo.
I sintomi sono la formazione di una coltre che somiglia alla muffa, che si previene potando con cura la pianta e lasciando dello spazio fra un ramo e l’altro, così che passi aria e non si creino delle zone troppo umide.
LA TIGNOLA
Ecco una malattia del melo che si sviluppa principalmente in primavera, a causa di un particolare tipo di farfalle che attaccano le foglie prima e i frutti poi, portando al loro marciume e infestando con una discreta rapidità.
Una volta deposte le uova, le larve iniziano a cibarsi di ogni parte della pianta se non si interviene subito, vanificando il raccolto in questo delicato periodo dell’anno.
I lepidotteri non resistono alle alte temperature e tendono a morire da soli in estate, ma devono essere trattati prima con un apposito insetticida, poiché potrebbe essere troppo tardi per i fiori e per i frutti.
Si tratta di un tipo di insetti molto resistenti, pertanto potrebbe essere necessario più di un ciclo di trattamento per riuscire a sconfiggerli del tutto.
QUANDO TRATTARE PER PREVENIRE E CURARE LE MALATTIE DEL MELO – MALUS DOMESTICA
Quando la patologia si manifesta è chiaramente opportuno intervenire con una certa tempestività, così da limitare i danni e cercare di preservare la sua salute.
Tuttavia è possibile eseguire tutta un’attività preventiva, per proteggere la pianta da eventuali attacchi futuri e renderla più forte contro funghi e batteri.
Il suggerimento è di iniziare questo genere di trattamenti in autunno, poiché la temperatura è ideale e la pianta appare molto più ricettiva rispetto all’inverno.
La primavera e l’estate sono invece le stagioni in cui dovrebbero nascere fiori e frutti, pertanto non è più possibile andare a trattare le radici e le foglie senza di fatto pregiudicare la produzione.
UTILIZZARE LA POTATURA PER PREVENIRE LE MALATTIE DEL MELO – MALUS DOMESTICA
Oltre a ricorrere ad antiparassitari professionali, realizzati con sostanze chimiche o naturali come lo zolfo, il processo della potatura è essenziale per prevenire ma anche curare le infestazioni dovute ai funghi e ai batteri.
Il consiglio è di lasciare la pianta piuttosto ariosa e non permettere alle fronde di sviluppare umidità nel mezzo.
Inoltre, ogni volta che viene eseguito un taglio, è opportuno disinfettare la parte, poiché quando questo processo non avviene è molto più facile che le spore prendano il largo, dando vita alla muffa polverosa o a tutte le altre patologie che abbiamo citato fino a questo momento.
Il melo è quindi una pianta che necessita di cure apposite per poter crescere forte e sana, dando tutti i frutti dei quali è capace.
Mettendola a dimora in un terreno idoneo, fresco e asciutto, con un terriccio poco compatto e molto drenante, è possibile che possa resistere al meglio agli attacchi degli insetti e dei parassiti.