Descrizione
BUDDLEJA DAVIDII: NOME ED ETIMOLOGIA DELLA PIANTA
La Buddleja Davidii è una pianta originaria della Cina, ed è stata importata a fine Ottocento in Europa. In Italia sta riscuotendo successo da ormai alcuni anni ed è coltivata un po’ in tutta la penisola.
Grazie al profumo delicato dei suoi fiori, viene coltivata spesso nei giardini e nei parchi comunali, tuttavia si tratta sempre di una pianta potenzialmente invasiva, che si adatta ad ogni tipo di suolo molto facilmente, per questo va tenuta sotto controllo.
La Buddleja non teme freddo e gelo, ha un’abbondante produzione di “pannocchie” di fiori e cresce molto rapidamente anche fino ad un’altitudine di 1300 metri.
Il suo nome è una dedica al medico e botanico inglese Adam Buddle, mentre la specie (Davidii), è in onore del padre missionario David, un naturalista di spiccato talento vissuto nella seconda metà dell’Ottocento.
La Buddleja è spesso soprannominata albero delle farfalle proprio perché i suoi fiori profumati sono molto graditi da queste ultime.
SPECIE DI BUDDLEJA
Chiamata anche ‘lillà d’Estate’, la Buddleja vanta numerose specie, che si differenziano l’una dall’altra principalmente per il colore dei fiori ma anche per rusticità, portamento della pianta e forma e colore dei fiori. Tra le specie più conosciute, ricordiamo sicuramente la Buddleja Japonica, la Buddleja Asiatica, la Buddleja Globosa, e la Buddleja Alternifolia.
La più conosciuta e amata nel nostro paese rimane però la Buddleja Davidii, sia per la sua resistenza alle variazioni climatiche che per la facilità con cui si cura. I suoi fiori presentano sfumature di colori che vanno dal rosa al blu, a seconda della varietà, ed i suoi forti arbusti possono toccare i 5 metri di altezza.
Si coltiva in vaso con il minimo sforzo, non patisce al freddo, sopporta molto bene sia il sole che la penombra.
COLTIVAZIONE DELLA BUDDLEJA DAVIDII
La Buddleja Davidii è considerata una pianta potenzialmente infestante, proprio per la sua facilità di riproduzione vegetativa e per seme. Per questo, i suoi arbusti crescono molto velocemente e necessitano di attenzione per evitare che la pianta si espanda eccessivamente.
I fiori della Buddleja Davidii persistono da Giugno a Settembre. Per prendersene cura, durante la coltivazione non sono necessari eccessivi accorgimenti, ma è importante verificare il tipo di terreno che dovrà ospitare la Buddleja.
Questa pianta reagisce molto bene anche con i terreni più pesanti, ma un occhio di riguardo va tenuto per il drenaggio, in quanto la Buddleja Davidii può soffrire l’acqua stagnante.
L’arbusto va piantato nei mesi da Ottobre a Aprile. La pianta preferisce le zone assolate e non deve essere innaffiata molto spesso. Come già detto, la Buddleja Davidii non ama infatti i terreni troppo umidi, e teme i ristagni.
I fiori della Buddleja Davidii sbocciano in estate e sono ricchi di nettare. Sono coloratissimi e si presentano in “pannocchie”, hanno un odore intenso di miele e vaniglia, e attirano moltissimi insetti, tra cui appunto le farfalle.
CONCIMAZIONE DELLA BUDDLEJA DAVIDII E COLTIVAZIONE IN VASO
Per questa pianta, la concimazione va effettuata almeno due volte l’anno, generalmente durante la primavera e l’autunno. Si effettua con concimi organici da interrare direttamente alla base della pianta nella stagione autunnale e con fertilizzanti a rilascio lento di tipo granulare durante la stagione primaverile. L’importante è che il concime contenga elementi essenziali per la sua crescita, come il potassio, l’azoto e il fosforo.
Tuttavia, bisogna prestare attenzione alle dosi di azoto, perché darlo in eccesso significherebbe far crescere troppo la pianta, e ciò potrebbe indebolirla.
La buddleja Davidii può anche essere facilmente coltivata in vaso: basta munirsi di un vaso di circa 40-50 cm di diametro per un arbusto di media grandezza. Va quindi riempito con del terriccio, un po’ di concime e materiale drenante sul fondo.
CURA E MANUTENZIONE DELLA BUDDLEJA DAVIDII
La Buddleja non è da considerarsi una pianta dalle tante pretese. Per mantenerla sempre bella e rigogliosa, sono pochi infatti gli accorgimenti da dover adottare e anche chi è considerato un vero e proprio pollice nero, con questa pianta otterrà risultati davvero inaspettati.
Il primo consiglio da seguire è quello di annaffiare la pianta durante la sua prima estate di vita, così da favorirne l’attecchimento e una crescita ottimale.
Un’altra accuratezza necessaria sarà poi quella di darle tutto il sole di cui avrà bisogno. Per questo, non va messa in ombra di altre piante, perché in questo modo potrebbe soffrire.
La Buddleja Davidii infatti, nonostante si adatti molto bene ad ogni tipo di terreno e di temperature, ama prevalentemente la luce e il sole. Se tenuta troppo in ombra, la pianta potrebbe fiorire davvero poco e assumere un aspetto spento.
Altro consiglio, già menzionato in precedenza, è di fare attenzione ai ristagni d’acqua: un’umidità eccessiva potrebbe difatti portare alla morte dell’arbusto.
Durante l’estate, si raccomanda di annaffiarla molto, così da favorirne la crescita. Con il caldo infatti, l’acqua evapora velocemente e non vi è pericolo di ristagno, mentre d’inverno la pianta non può essere idratata così tanto.
Un altro punto molto delicato riguarda poi lo spazio: la Buddleja si espande molto sia in verticale che orizzontale, a seconda della varietà, e può arrivare fino a raggiungere i cinque metri di altezza. Questo significa che bisogna trovarle una posizione consona al suo sviluppo, in modo da non farla sentire compressa.
POTATURA E IRRIGAZIONE DELLA BUDDLEJA DAVIDII
Per far sì che la fioritura della Buddleja sia perfetta, occorre ogni anno effettuare una potatura drastica. Questo significa che nel periodo che va da Febbraio a fine Marzo, bisogna potare i rami dell’anno precedente, fino a circa 10 cm dalla base.
Questo serve ad eliminare i ramoscelli più deboli così da consentire alla pianta di conservare una figura equilibrata e arieggiata e a stimolare la nuova vegetazione.
Per quanto riguarda le irrigazioni, queste devono essere molto regolari, soprattutto se si tratta di estati davvero torride. Ogni volta quindi che il terreno si asciuga completamente, bisognerà annaffiare la Buddleja Davidii generosamente.
In inverno invece, possiamo abbondantemente diradare le annaffiature, specialmente in caso di piogge abbondanti, così da evitare la formazione di ristagni idrici. La quantità di acqua si regola quindi a seconda della stagione, delle temperature e, soprattutto della frequenza delle precipitazioni.
PARASSITI E MALATTIE DELLA BUDDLEJA DAVIDII
Tra i parassiti più fastidiosi per la Buddleja, sicuramente dobbiamo ricordare gli afidi, che possono rovinare il fogliame e i germogli in quanto succhiano la linfa.
Presentano un colore verde o brunastro e si possono combattere anche con rimedi del tutto naturali, come l’infuso d’aglio e il macerato di ortica.
La Buddleja può anche essere soggetta a funghi, marciumi e muffe, che trovano nei ristagni d’acqua il loro habitat ideale. La soluzione qui è quella di recidere immediatamente le parti colpite e di applicare appositi prodotti cicatrizzanti direttamente sui tagli. Un accorgimento in più è poi quello di utilizzare anticrittogamici a base di rame, zinco e zolfo, da somministrare in circa due o tre trattamenti.
UTILIZZI E CURIOSITÀ DELLA BUDDLEJA DAVIDII
La Buddleja Davidii è una specie molto utilizzata in erboristica e para-farmacia per combattere le forme a componente allergica, che coinvolgono specialmente l’apparato respiratorio, gastrointestinale e oculare.
Per quanto riguarda l’apparato respiratorio, la Buddleja è utile contro gli stati infiammatori irritativi delle alte vie respiratorie. Ecco che quindi, dalla pianta si ottengono numerosi benefici per la tosse spastica, l’asma e la bronchite asmatica, le riniti, le tracheiti e le esofagiti.
L’effetto della Buddleja Davidii sull’apparato gastrointestinale, è utile in caso di intolleranze alimentari, specialmente in presenza di iperplasia dell’apparato urinario, della milza o del fegato. Quando vi è un ingrossamento della milza o infiammazioni epatiche delle vie urinarie, o ancora se si presentano pancreatiti, assumere la Buddleja Davidii può davvero portare a stare meglio.
Questa pianta funziona anche come neuro-protettivo, ed è quindi utile nel danno ischemico cerebrale transitorio e nei deficit neurologici, rappresentando un valido supporto alla terapia principale.
Infine, il ruolo della pianta contro le malattie dell’apparato oculare è davvero interessante. La Buddleja Davidii è molto utile nella cataratta, nell’astenopia e nella nictalopia.
La Buddleja può essere reperita in erboristeria o in para-farmacia in forma di tisana, o ancor meglio, in gocce.