Descrizione
La Pterostyrax Hispida o Pterostyrax Hispidus è conosciuta anche come Albero delle Spalline (Epaulette Tree), per via dei fiori racchiusi a grappolo che ricordano le spalline che ornavano le divise militari dell’800. Originaria della Cina e del Giappone, venne introdotta nel Regno Unito nel 1875, presumibilmente dal botanico G. Bentham che la ribattezzò con il nome di Halesia Hispida, con il quale viene più facilmente ricordata. L’origine del nome ptero-styrax deriva dalla parola greca pteron che significa ali. La pterostyrax hispida è un albero deciduo appartenente alla famiglia delle styracaceae. Ha un portamento maestoso e una ricca chioma che raggiunge la massima fioritura a tarda primavera e inizio estate. Può raggiungere anche i 12 m di altezza e il suo tronco può superare gli 8 m di circonferenza. Il tronco ha un colore grigio marrone e la sua corteccia emana un profumo che ricorda quello della cannella. Dalla sua resina vengono sintetizzati dei profumi.
I fiori sono ermafroditi bianchi, con calici campanulati e leggermente profumati, si presentano racchiusi in pannocchie lunghe dai 10 ai 25 cm, le foglie si alternano in semplici e ovoidali, il loro colore verde chiaro tende maggiormente al giallo nella stagione autunnale. La fioritura della pterostyrax hispida avviene dalla primavera inoltrata fino a metà estate ma perché sia abbondante bisognerà attendere qualche anno. I frutti sono drupe secche ovoidali, dalle dimensioni di 1,2 – 2,2 cm. Sono caratterizzati da una superficie ricoperta da peluria marrone con venature dal colore che va dal giallo al marrone. La particolare peluria dei frutti conferisce alla pianta il nome hispida. I frutti contengono da 1 a 2 semi, resistono all’inverno e sono particolarmente interessanti dal punto di vista ornamentale e decorativo.
COLTIVAZIONE DELLA PTEROSTYRAX HISPIDA
La Pterostyrax Hispida si adatta a qualsiasi giardino, ma date le dimensioni che può raggiungere sarebbe meglio lasciarle ampio spazio intorno. Nonostante la sua grande capacità di adattamento è meglio scegliere una zona del giardino che garantisca una parziale ombra, anche se una maggiore esposizione al sole favorisce una migliore fioritura. É comunque un albero rustico e molto resistente che ben si adatta a qualsiasi clima. Ha un ottima resistenza ai climi rigidi (-20°C) ma non gradisce l’esposizione all’eccessivo vento. Tollera anche i terreni calcarei ma predilige i terreni a ph acido. Si adatta facilmente a qualsiasi tipologia di suolo purché sia ben drenato. É perfetta per le zone marginali del sottobosco. L’albero delle Epaulettes non richiede molta manutenzione e supporta bene l’inquinamento, anche per queste sue caratteristiche, oltre che per la sua bellezza floreale e la sua maestosità, ben si presta ad adornare i giardini pubblici cittadini, i viali, i parchi e i giardini delle ville.
MESSA A DIMORA DELLA PTEROSTYRAX HISPIDA
Per la messa a dimora della Pterostyrax Hispida è bene scegliere un angolo del giardino ben esposto al sole e scavare una buca in profondità che sia all’incirca il doppio della zolla di terra della pianta. É preferibile acquistare una pianta che abbia almeno due anni di vita, questo garantisce una migliore radicazione. Il terreno che la ospiterà dovrà essere ben lavorato e ben drenato, una buona concimazione garantirà inoltre un migliore sviluppo della pianta. Scegliere un terreno dal ph acido o sub-acido ridurrà l’insorgere di alcune carenze dovute alla mancanza di ferro e aumenterà la capacità della pianta di assorbire i principi nutritivi. La scelta della messa a dimora in una zona parzialmente ombreggiata può essere vantaggiosa soprattutto nelle aree maggiormente esposte alla calura estiva. É preferibile inoltre trapiantare la Pterostyrax Hispida nel suo periodo di riposo vegetativo e non durante il periodo della sua fioritura.
CURA E MANUTENZIONE DELLA PTEROSTYRAX HISPIDA
La pterostyrax hispida è un albero rustico e come tale è abbastanza resistente e richiede poca manutenzione, tuttavia è bene mettere in campo alcuni accorgimenti che vanno bene per la maggior parte degli arbusti e degli alberi. Non necessita di particolari irrigazioni, ma almeno nei primi due anni è bene innaffiarlo regolarmente per favorirne lo sviluppo. É importante mantenere il terreno ben drenato e senza ristagno idrico per evitare il marciume delle radici. A fine primavera e prima della calura estiva è bene incrementare l’irrigazione del terreno per consentirle di superare facilmente i periodi più siccitosi. Per evitare eccessive asciugature del terreno durante la stagione calda è consigliabile effettuare una pacciamatura alla base della pianta.
Non necessita di particolari concimazioni, tuttavia la sua coltivazione in terreni basici può prestarsi all’insorgere della clorosi ferrica, una carenza che si manifesta con l’ingiallimento delle foglie, per ovviare a questo inconveniente si può procedere integrando il terreno con chelati soprattutto nel periodo della ripresa vegetativa. La pianta è resistente alle malattie e viene difficilmente attaccata da parassiti o altri insetti.
Non necessita di particolari potature per la sua salute ma queste si rendono necessarie sopratutto nella fase iniziale della crescita. Una corretta potatura permette una regolare crescita e un potenziamento del tronco. Attraverso le potature sistematiche è possibile tenere a bada la chioma o regolare la sua andatura soprattutto se si intende utilizzare la pianta come arbusto ornamentale. La sua coltivazione è possibile anche in vaso anche se per la sua natura, meglio sarebbe utilizzarla come albero solitario.
FIORITURA DELLA PTEROSTYRAX HISPIDA
La fioritura della pterostyrax hispida inizia a maggio e si protrae sino a metà estate. Per ottenere una fioritura abbondante bisogna pazientare alcuni anni ma solitamente il risultato è appagante. La fioritura viene favorita da una maggiore esposizione solare. I fiori sono a forma di piccole campane raccolti in grappoli penduli della lunghezza di 15-20 cm ed emanano un piacevole profumo. Fiori e frutti vengono essiccati e ampiamente utilizzati a scopo ornamentale in ghirlande e composizioni autunnali.
La sua corteccia canforata e dal forte profumo di cannella viene utilizzata, soprattutto nel mondo asiatico, per ricavare incensi e profumi. L’utilizzo della pterostyrax hispida è legato soprattutto al suo portamento elegante e alla bellezza della sua fioritura.
Una volta veniva coltivato in Europa e venduto dai vivai ai collezionisti di piante esotiche. Attualmente in alcuni paesi come ad esempio in Francia, anche in virtù della sua abbondante fioritura, viene utilizzata a scopo ornamentale.
CURIOSITÀ SULLA PTEROSTYRAX HISPIDA
Sin dalla sua introduzione nel Regno Unito, la Pterostyrax Hispida riscosse subito l’interesse dei botanici collezionisti di piante esotiche che la predilessero nei loro giardini per la sua imponenza e la particolarità dei suoi fiori campanuli e penduli. Probabilmente fu proprio il botanico inglese George Bentham a introdurre l’albero delle spalline nel Regno Unito, di certo, insieme al botanico inglese Joseph Dalton Hooker, lo ribattezzò con il nome di Halesia hispida, più facile da ricordare e fu il primo a classificarlo
I due botanici inglesi furono i pionieri della botanica sistematica. Appassionati di flora esotica furono i primi a proporre e sperimentare un sistema di classificazione basato sulle affinità e similitudini delle piante che raggrupparono in categorie.
Esemplari di Pterostyrax Hispida e delle sue diverse specie: la pterostyrax corimbosus e la pterostyrax psylophusu in particolar modo, riscossero un gran successo fra i collezionisti del Regno Unito e non solo. Nei parchi dei castelli e delle dimore nobiliari e signorili, non poteva mancare la rappresentanza delle piante esotiche e l’albero delle spalline, che tanto ricordava coi suoi grappoli pendenti, le divise dei soldati britannici, non poteva mancare.
L’infiorescenza e la maestosità dell’albero del Paese del Sol Levante, fa bella mostra di sè negli orti e giardini botanici di tutta Europa. Gli esemplari più longevi li troviamo ancora oggi nei giardini reali inglesi. Un bellissimo esemplare adorna i giardini botanici di villa Taranto nel comune di Verbania (Piemonte). L’albero delle spalline venne introdotto nella villa, probabilmente dal capitano Neil Boyd Watson McEacharn di origine scozzese, che l’acquistò negli anni ’30. Appassionato di botanica e di piante esotiche, tra i primi pensieri del capitano, vi fu la realizzazione del grande e ancora oggi meraviglioso giardino. Il capitano si premunì di fare arrivare le sue piante da tutta Europa e soprattutto dai ricchi vivai inglesi. Dai vivai del Regno Unito, allora abbastanza famosi per le loro collezioni esotiche, arrivò probabilmente la sua Halesia Hispida.
Ancora oggi la Pterostyrax viene prescelta nei parchi e nei viali. Nei giardini botanici universitari costituisce un importante anello ecosistemico e contribuisce a creare un habitat esotico soprattutto se rappresentata dalle diverse specie. La sua presenza, grazie al profumo e alla sua abbondanza floreale riveste una grande importanza per la vita delle api e degli altri insetti impollinatori. La sua chioma attira una moltitudine di uccelli che la scelgono per fare il loro nido e che si nutrono dei suoi frutti che persistono durante il periodo invernale.
Il suo utilizzo è alla base di diversi studi che lo vedono tra le piante maggiormente candidate al mantenimento e alla ricostruzione di ecosistemi in zone considerate fragili, come ad esempio in aree di sottobosco o in aree soggette a ripristino ambientale perché fortemente danneggiate dagli incendi.